Per costruire automazioni digitali efficaci, è essenziale partire da una base solida. Questa base è costituita dalla capacità di mappare il workflow del processo che si desidera automatizzare. Mappare il workflow significa comprendere in dettaglio come le attività vengono eseguite, quali sono i passaggi critici e dove si possono trovare inefficienze o colli di bottiglia.
Senza una chiara mappa del workflow, le automazioni rischiano di essere implementate in modo disorganizzato, portando a problemi futuri e a risultati sub-ottimali. In questo articolo, esploreremo l’importanza di mappare il workflow, fornendo una panoramica del processo e delle tecniche che possono essere utilizzate per creare una mappa dettagliata ed efficace.
Seguendo questi passaggi, sarai in grado di identificare con precisione le aree che possono beneficiare maggiormente dell’automazione e garantire che le soluzioni implementate portino reali miglioramenti al tuo business.
Comprendere il workflow attuale
Per mappare il workflow in modo efficace, è fondamentale partire da una comprensione dettagliata del processo attuale. Questo significa raccogliere informazioni approfondite su come le attività vengono svolte attualmente, chi è coinvolto in ogni fase e quali strumenti e risorse vengono utilizzati.

Raccogliere informazioni dettagliate sul processo corrente
Inizia osservando il processo in azione e parlando con i membri del team che sono direttamente coinvolti. Chiedi loro di descrivere ogni passaggio del workflow, includendo dettagli su tempi, input, output e qualsiasi problema riscontrato. Annotare queste informazioni ti aiuterà a creare una mappa accurata e completa.
Se non hai un team e lavori da solo, questo passaggio va comunque svolto dedicando il tempo necessario per mettere nero su bianco tutto il processo come descritto sopra.
Coinvolgere il team per ottenere una visione completa
Il coinvolgimento del team è cruciale per ottenere una visione a 360 gradi del workflow attuale. Organizza sessioni di brainstorming o interviste con i vari dipartimenti per raccogliere feedback e suggerimenti. Questo non solo ti fornirà dati preziosi, ma aiuterà anche a identificare eventuali discrepanze o inefficienze che potrebbero non essere immediatamente evidenti.
Documentare accuratamente il workflow attuale è il primo passo per identificare le aree che possono essere migliorate tramite l’automazione. Una volta che hai una comprensione completa del processo attuale, sarai pronto per passare alla fase successiva: identificare le attività chiave.
Mappare il workflow: identificare le attività chiave
Dopo aver raccolto informazioni dettagliate sul processo attuale, il passo successivo per mappare il workflow è identificare le attività chiave. Questo significa elencare tutte le attività e i passaggi coinvolti nel workflow e distinguere tra quelle critiche e non critiche.
Elencare tutte le attività e i passaggi del processo
Inizia creando un elenco completo di tutte le attività che compongono il workflow. Ogni passaggio, dalla ricezione delle informazioni iniziali fino alla consegna del risultato finale, deve essere documentato. Non trascurare nessun dettaglio, poiché anche le attività apparentemente minori possono influenzare l’efficienza complessiva del processo.

Ma come si può facilmente notare, il dettaglio dei singoli processi coinvolti è molto più articolato di quanto sembra e coinvolge diversi servizi e contenuti da “assemblare”.
Le persone tendono a semplificare i processi che svolgono senza considerare che anche solo recuperare due immagini da cartelle diverse, sono passaggi differenti che richiedono molto più tempo ed energie mentali del recuperare due immagini dalla stessa cartella.
Tieni sempre a mente queste cose!
Distinguere tra attività critiche e non critiche
Una volta elencate tutte le attività, è importante distinguere tra quelle critiche e non critiche. Le attività critiche sono quelle che hanno un impatto significativo sul risultato finale e la cui inefficienza può causare ritardi o errori gravi. Le attività non critiche, sebbene necessarie, non hanno lo stesso impatto immediato sul risultato complessivo.
Identificare queste attività ti aiuterà a focalizzarti su ciò che è veramente importante quando si tratta di ottimizzare il workflow. Le attività critiche dovrebbero essere le prime a essere considerate per l’automazione, poiché miglioramenti in queste aree avranno il maggiore impatto positivo.
Con una chiara comprensione delle attività chiave, puoi ora procedere alla visualizzazione del workflow, rendendo più semplice individuare inefficienze e opportunità di miglioramento.
Visualizzare il workflow
Dopo aver identificato le attività chiave, il passo successivo per mappare il workflow è visualizzare il processo. La visualizzazione aiuta a comprendere meglio il flusso delle attività, a identificare inefficienze e a progettare soluzioni ottimali.
Utilizzare strumenti di mappatura come diagrammi di flusso e mappe di processo
Per visualizzare il workflow, utilizza strumenti di mappatura come diagrammi di flusso, mappe di processo e altre tecniche di visualizzazione. Questi strumenti ti permettono di rappresentare graficamente ogni passaggio del workflow, facilitando l’analisi e la comunicazione del processo.
- Diagrammi di Flusso: I diagrammi di flusso sono uno degli strumenti più comuni per visualizzare i processi. Utilizzano simboli standard per rappresentare diverse attività, decisioni e flussi di dati, fornendo una chiara rappresentazione del processo.
- Mappe di Processo: Le mappe di processo offrono una vista più dettagliata, includendo informazioni su input, output, risorse utilizzate e tempi di esecuzione per ogni attività. Questi dettagli aggiuntivi aiutano a identificare colli di bottiglia e inefficienze.

Esempi di strumenti e tecniche di visualizzazione
Esistono diversi strumenti software che possono aiutarti a creare diagrammi di flusso e mappe di processo. Alcuni esempi includono:
- Lucidchart: Una piattaforma online che offre funzionalità di mappatura del processo e diagrammi di flusso facili da usare.
- Whimsical: Uno strumento collaborativo che permette di creare diagrammi di flusso, wireframes e mappe mentali in modo semplice e intuitivo.
- Miro: Una lavagna virtuale collaborativa che può essere utilizzata per creare mappe di processo e diagrammi di flusso in team.
Visualizzare il workflow con questi strumenti ti permetterà di avere una visione chiara e condivisa del processo, facilitando la discussione e la progettazione delle automazioni.
Analizzare e ottimizzare
Dopo aver visualizzato il workflow, il passo successivo è analizzare e ottimizzare il processo. Questo ti permetterà di identificare inefficienze e opportunità di miglioramento, assicurando che l’automazione sia il più efficace possibile.
Identificare i punti di inefficienza e le opportunità di miglioramento
Osserva attentamente la mappa del workflow e identifica dove si verificano colli di bottiglia, ritardi o errori. Questi sono i punti critici che devono essere affrontati per migliorare l’efficienza del processo. Cerca le seguenti problematiche:
- Attività ridondanti: Passaggi che vengono ripetuti inutilmente.
- Tempi morti: Periodi in cui il lavoro è in attesa di essere completato da un’altra parte del processo.
- Errori frequenti: Punti in cui si verificano frequentemente errori, che portano a rifacimenti e ritardi.
Progettare un Workflow Ottimizzato
Con le inefficienze identificate, puoi iniziare a progettare un workflow ottimizzato. Questo può includere la semplificazione delle attività, l’eliminazione di passaggi ridondanti e l’introduzione di automazioni che riducano i tempi morti e gli errori. Quando progetti il nuovo workflow, assicurati di:
- Mantenere la chiarezza: Il nuovo workflow deve essere facile da capire e seguire per tutti i membri del team.
- Assicurare la fattibilità: Le modifiche apportate devono essere realistiche e implementabili con le risorse a disposizione.
- Focalizzarti sull’efficienza: Ogni modifica dovrebbe mirare a migliorare l’efficienza complessiva del processo.
Analizzare e ottimizzare il workflow è un passaggio cruciale per garantire che l’automazione porti reali benefici. Un workflow ben progettato ridurrà gli sprechi di tempo e risorse, migliorando la produttività del tuo team.
Documentare il workflow
Dopo aver analizzato e ottimizzato il workflow, è essenziale documentarlo in modo chiaro e accessibile. La documentazione dettagliata aiuta a mantenere la coerenza, facilita la formazione dei nuovi membri del team e supporta la manutenzione e l’aggiornamento del processo.

Creare documentazione chiara e accessibile per il team
Assicurati che la documentazione del workflow sia chiara, concisa e facilmente accessibile a tutti i membri del team. Utilizza diagrammi, mappe di processo e descrizioni dettagliate per illustrare ogni passaggio del workflow. Includi informazioni su:
- Passaggi del processo: Dettagli su ogni attività e fase del workflow.
- Ruoli e responsabilità: Chi è responsabile di ciascuna attività.
- Strumenti e risorse: Software e risorse necessarie per completare le attività.
- Contatti di riferimento: Chi contattare in caso di domande o problemi.
Importanza della documentazione per la manutenzione e l’aggiornamento
Una buona documentazione non è solo utile per l’implementazione iniziale, ma è fondamentale per la manutenzione e l’aggiornamento continuo del workflow. Con il tempo, potrebbero emergere nuove esigenze o cambiamenti nei processi aziendali. Una documentazione ben fatta rende più semplice apportare modifiche e garantisce che tutti i membri del team siano sempre aggiornati sulle procedure correnti.
La documentazione dovrebbe essere considerata un documento vivo, soggetto a revisioni e aggiornamenti regolari. Stabilire una routine per la revisione periodica del workflow documentato assicura che rimanga rilevante e utile nel tempo.
Hai capito l’importanza di mappare il workflow?
Mappare il workflow è un passaggio fondamentale per implementare automazioni digitali efficaci. Questo processo ti permette di comprendere a fondo il flusso delle attività, identificare inefficienze e progettare soluzioni ottimali che migliorano la produttività e riducono gli errori.
Dall’analisi del workflow attuale, passando per l’identificazione delle attività chiave e la visualizzazione del processo, fino all’analisi e ottimizzazione e alla documentazione dettagliata, ogni passo è cruciale per garantire il successo dell’automazione. Una mappa del workflow ben fatta non solo facilita l’implementazione iniziale delle automazioni, ma supporta anche la manutenzione e l’aggiornamento continuo, assicurando che il tuo business possa adattarsi rapidamente ai cambiamenti e mantenere elevati livelli di efficienza operativa.
Seguendo questi passaggi, sarai in grado di creare una base solida per l’automazione digitale, assicurando che le soluzioni implementate rispondano realmente alle esigenze del tuo business e portino a miglioramenti tangibili e sostenibili nel tempo.
Con una mappa del workflow chiara e ben documentata, il tuo team sarà meglio preparato per affrontare le sfide future, garantendo una maggiore coesione e una continua ottimizzazione dei processi aziendali.
Questo è solo il terzo passaggio del più ampio processo di progettazione delle automazioni. Non perderti i primi due passaggi: l’identificazione dei bisogni e la definizione degli obiettivi. Presto usciranno i prossimi 3 articoli della serie!
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